Si è felici per gli altri. Mi sembra giusto. È un dovere ma per se stessi dovrebbe essere naturale esserlo. Come mai succede che la felicità se ne va con il tempo di un battito di ciglio. Vorrei non essere un paroliere della dannazione in cui sono continuamente immerso. Vorrei starmene tranquillo. Se non c'è scelta va bene anche il primo angolo di strada umida. Sono ignorante nel senso che sono volgare e signore non voglio essere né diventare. So di invecchiare e che la politica non mi piace né tanto meno mi interessa. Da ciò deduco che non farò molta strada. Senza appigli. Solo gli artigli della morte. Vengono sguinzagliati e li sento scorrere sull'acciaio. Si affilano e successivamente dilaniano per l'ennesima volta le mie carni. Dottorato nella ricerca della disperazione. Essere sempre più neri ma non fascisti. Essere sempre pronto a fottersene della felicità falsa illusoria e momentanea. Troppo lunga. È UNA SENTENZA D'ODIO senza alcuna motivazione. Arbitrario e per nulla giustificabile.
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