Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Cuore anemico senza calore

 

Dovremmo dedicare 
più tempo a noi stessi.
Dovremmo renderci conto 
di quanto siamo indistricabilmente
uniti.
Di quale sia la nostra fortuna nella sfortuna.
Dovremmo stare più attenti 
ai piccoli segnali del nostro corpo.
Dovremmo e dovremmo.
Ma poi alla fine cosa facciamo.
Penso proprio nulla.
Non proviamo a cambiare.
Non ci scuotiamo mai.
Non ci avviciniamo più di tanto 
l'uno all'altra.
Siamo un po' schivi.
Siamo strani.
Siamo sempre presi da noi stessi
ma ciò non vuol dire 
che ci dedichiamo qualcosa.
Ci togliamo solo altro tempo
con distrazioni inutili
con interessi che lasciano 
intuire quanto siamo tristi dentro.
Quanto siamo soli.
Lo sappiamo solo noi 
quanto siamo interessanti.
Quanto in fin dei conti valiamo.
Quanto possiamo fare per migliorarci.
Nessuno ti conosce.
Nessuno ha la luce del tuo cuore.
Ancora no almeno.
Ma in ogni modo 
la luce di cui gli altri 
vogliono illuminarti 
non sarà mai quella giusta.
Avrà sempre un colore 
nella migliore delle ipotesi
poco distante da quello che in realtà 
porti dentro.
Solitudine e poco calore
rendono gli uomini tristi,
rancorosi, portatori di guerre e di odio.
Poco affetto per chi ne ha un bisogno estremo.
Non sei un fico in quanto tale
ma perchè rendi interessante la tua vita
con ciò che fai,
con ciò in cui credi
e anche dal modo in cui vuoi apparire.
Essere è il mio limite 
ed è l'ostacolo più grande 
per chi è solo 
e piange lacrime nere 
sopra i tappeti bianchi dell'anima
e si dispera perchè 
mai più sarà pura la sua vita.
Mai più vedrà il candore dell'amore vero.
Dell'amore che non finge.
Dell'amore che non odia 
e non tradisce.
Addio.
Ma che peccato dirlo.
Roma 16-12-2003  

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