Insolite voci dal buio della mia anima frastornata ed incompiuta. Insoliti come i momenti di felicità concessimi. Senza senso come le parole che tento di scrivere sul retro copertina della mia vita. Mal ridotte come i vestiti che di solito indosso. Stracciato come se avessi perso ogni partita nel campo dell'esistenza. Debellato manco fossi il peggiore dei virus che appesta i benpensanti. Salutare come un bel calcio nella bocca dello stomaco. Senza entusiasmo come un depresso sull'orlo di un precipizio annunciante morte. Sgorgante come vene dalle quali esce sangue sacrilego raccolto in conche di metallo asettico e portatore di baccano infernale. Solido come le mura del mio cuore che difficilmente si scioglie alle carezze delle donne. Duro ma non indistruttibile. Fagocitante come la notte latrice di odio e sanguinante plasma nero formante disegni esoterici incomprensibili al contatto col terreno. Malato come sono io. Cronicamente distante dal mondo che trovo idiota e poco interessante. Vuoto come il mio cuore che troppo vanamente ti ha cercato.
chiudi