Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Come un dio

 

Cara mia amata
che non mi corrispondi affato:
in questo campo di battaglia della vita,
sono come un Dio.
Di prima classe:
senza accoliti timorosi
di chiedermi favori.
Sono come un Dio
di greche origini
quando mi accingo a creare nuovi sbocchi
letterali poetici.
Sono come quel DIO
che tante volte
ci delude e ci fa sembrare
meno bella questa vita.
Sono come il mio Dio
personale
torturatore e misericordioso allo stesso tempo.
Sono un Dio di miracolosa timidezza
dotato di quell'ardore epico che troppo spesso
manca.
Sono un Dio di pulsione frenetica e disarmante.
Sono quel Dio che della superstizione
fa un unico rogo in cui distruggere
ferri di cavallo e cornetti rosso fuoco.
Sono quel Dio androgino dell'amore
che non guarda in quanto hai
ma in quanto all'interno umanamente possiedi.
Sono come un Dio che rifarebbe tutto uguale.
Compresi gli errori. Soprattutto gli errori.
Nell'imperfezione si cela la maestosità 
dell'essere unici e inimitabili.
Sono il Dio di tutte quelle strade mai percorse
che ho viaggiato con la mente.
Sono il Dio dei rapporti che non ho mai avuto
e non ho mai sviluppato con gli altri.
Sono come un Dio di quart'ordine
in certi momenti in cui la speranza se ne va.
Sono pur sempre un DIO,
padrone incontrastato
dei miei cieli e dei miei giorni GLORIOSI!
Roma 31-12-2008  

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