Confusione semplice. Debiti ormai estinti ed estintori messi in addebito sulla tua busta paga. Società fallite e falliti che si mettono in società. Forza come gruppo e branco hanno detto. Un esercito di conigli malpensanti ed otturati dalla nuova merda del duemila. Quella verde. Quella cartacea. Quella insomma. Sostanziali balzi nel nulla ed un nulla che balza nella tua sostanziosa matassa di banconote mio caro ammobiliato porco da vetrina. Prosperoso essere che imbrigli con legacci d'oro le tue parole inutili ed inutilmente pronunciate. Ottimi passi in avanti dove avanti è dietro i tuoi passi ormai percorsi e dove le tue idee sono messe in gabbie ermetiche ed invisibili da mostri di mercurio a cui sale facilmente la temperatura. Scarti di matite fosforescenti che colorano soltanto a tratti e scrivono solo quello che vogliono. Poeti inutili e falsamente poetici come il sottoscritto cercano nuove formule magiche senza falsa modestia. Assoluta voglia di essere assoluti senza bisogno di sistemi di riferimento che ci impongano leggi di gravitazione universale intorno a pianeti che non ci interessano e che non vogliamo assolutamente esplorare con navette sudice e marce della sostanza verde e melmosa chiamata merda del duemila.
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