Mi sento come un film neorealista... cecoslovacco. Lento. Inesorabilmente lento. Ti ho voluto bene: te ne voglio ancora... ma ciò non ha mai contato troppo... Specialmente per te. Il mio interesse la tua finta verve momentanea le mie pretese le tue insulse scuse... mentre dovrei pensare ad un'altra… ma non ci riesco... amo ancora te... anche se solamente come un sogno irraggiungibile che mai più rifarò. Sei stata la mia prima perfetta, irripetibile. Il mio climax estremo, altissimo mai più ripercorribile. Sei stata la saggezza e l'irrefrenabile passione. Sei stata la mia idea fissa la mia musa ispiratrice. Sei stata dannazione e mite e lieve illusione. Sei stata il mio adulto rossore la mia solitudine ampliata. Sei stata la mia voglia nella notte il mio ardente desiderio d'amore. Sei stata molte cose... ma alla fine sei stata... Sei un passato prossimo... ...destinato a divenire remoto. Quel che mi dispiace è... che sei stata di passaggio... ...quando io invece ti volevo persistente nel mio cuore e non solo in pupille che facilmente tendono a lasciar sbiadire la tua immagine latina di vergine madonna degli eccessi annunciante mille e più miracoli che non contemplano il mio desiderio di amore realizzato con te.
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