Graficamente assai distante. Culle vuote e infanti scappati alle grinfie di mamme molto poco materne che di dolce e comprensivo non hanno nulla. Niente è quello che ripropongono di fare. Niente. Come il battere incessante di una tastiera che compone lettere all'uranio impoverito. Vado a capo solo quando ne sento la necessità. Non rispetto metriche come regole da superare e anche se suona male a me non dispiace. Puristi della voce e della lettera messi a confronto con "i puri" nell'anima non reggono affatto l'impatto. So solo che mediamente non ci sto. Le scritte su di un muro bianco valgono quanto le prime esperienze che uno raccoglie. Le prime monete che ti danno come elemosina in un angolo buio di una piazza. Solo e febbricitante. Vorticosamente flashato e lasciato a marcire in un martirio di impotenza che resta al mio interno latente e come se fosse energia nascosta e sempre pronta ad esternarsi nei momenti più difficili dell'esistenza. Così parlò chi ti pare. Amen.
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Un vaffanculo al mondo secco e senza possibilità di replica! Great!