Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

SpoKom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

Preghiera

 

Graficamente assai distante.
Culle vuote
e infanti scappati
alle grinfie di mamme 
molto poco materne 
che di dolce e 
comprensivo non hanno 
nulla.
Niente è quello che ripropongono 
di fare.
Niente.
Come il battere incessante di una tastiera 
che compone lettere all'uranio impoverito.
Vado a capo solo quando ne sento
la necessità.
Non rispetto metriche come regole
da superare 
e anche se suona male 
a me non dispiace.
Puristi della voce 
e della lettera
messi a confronto con 
"i puri" nell'anima 
non reggono affatto l'impatto.
So solo che mediamente non ci sto.
Le scritte su di un muro bianco 
valgono quanto 
le prime esperienze
che uno raccoglie.
Le prime monete 
che ti danno come elemosina
in un angolo buio di una piazza.
Solo e febbricitante.
Vorticosamente flashato 
e lasciato a marcire 
in un martirio 
di impotenza
che resta al mio interno 
latente
e come se fosse energia nascosta
e sempre pronta ad esternarsi 
nei momenti più difficili 
dell'esistenza.
Così parlò chi ti pare.
Amen.
Roma 07/08/2004  

Aggiungi ai preferiti - Aggiungendo varie poesie ai preferiti potrai generare un pdf da stampare o conservare (max 20 poesie per pdf)

Scarica la poesia in pdf Stampa la poesia

1 Commenti