Il verdone immacolato sulle narici del mondo. Cuore in subaffitto. Finanziarie con tagli netti all'amore, depauperanti valori, straccianti sentimenti, annichilenti fiducia. Fede custodita all'interno di un portafoglio ricolmo, privo di santini, strabordante vomito, latore di assiomi finanziari. Un lamento inconfondibile echeggia per le valli degli uomini-scimmia capeggiati da un orango vendicativo, rozzo e guerrafondaio, accompagnato da scimmiette codarde che giocano a fare i duri, in quanto hanno e possiedono: introiti provenienti da foreste di banane raccolte in quantità industriale. Il piagnisteo ha come fonte un uomo posto in catene costretto da rigidi vincoli "ambientali" ad essere colonna portante di un cielo che non riesce più ad essere sorretto da un solo "titano" siderurgico, costituito di metallo, stanco di essere macchina. Diventati humus per piantagioni di sterco, siamo affranti per la puzza ma non ci lamentiamo della sostanza in cui nuotiamo. La grazia estetica di un elefante e quello che più si addice ad una "terra" senza profondità, cava, ma priva di sorgenti acquifere, ricca di scorie radioattive fatte di superbia, odio, ignoranza, nelle quali tale pachiderma, con la sua grazia fisica, epatica, sprofonda facilmente nelle problematiche da lui stesso create, nelle promesse fatte e mai mantenute. La solidità dei sogni incrostati di povertà sono le speranze nascoste e mai rivelate degli scimpanzè privi di potere che si ostinano a vivere senza lasciare "quella" soddisfazione a quei pochi impertinenti detentori di interessi.
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