Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Vagabondi immortali

 

Forza dell'espressione.
Esperienza musicale ignota
a menti abituate sempre 
agli stessi suoni.
Ronin vagabondi 
tutt'altro che immortali
senza donna e senza padrone.
Soli per la strada che porta 
al vero senso della vita
(ammesso che ne abbia uno).
Devoti al nulla 
e alla via del vuoto 
che li ha liberati 
anni or sono.
Non trovano spesso 
l'amore e di conseguenza 
la voglia d'amare.
Si rammaricano di questa 
mancanza
ma sanno essi stessi 
che hanno dedicato 
più tempo alla via della spada
che a quella dell'amore.
Un portatore di morte
che gioca a fare l'amante 
suona contraddittorio
ma è nella natura di tutti 
esserlo.
La coerenza è poco 
produttiva e rilassante.
La strada è lunga 
e ognuno vi trova
cose diverse e in momenti diversi.
Devi essere felice per ciò che hai.
Per ciò che fai.
Convinto.
Il fiato emette dolci 
melodie tristi ma vere.
La malinconia è presente 
ma non deve avere il sopravvento.
Amare non è un gesto di pura civiltà.
Ha il suo profondo significato 
nell'atto stesso dell'amare.
Si può farlo in ogni modo.
In ogni dove.
Solo che a volte lo scordiamo.
Ce ne dimentichiamo.
La formula è giusta.
Errata però è la sua applicazione.
La profondità di chi non ce l'ha mai avuta.
Grazia richiesta a gran voce 
dal carcere della solitudine.
Roma 21-05-2004  

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