Insudiciami verbalmente! Donami il tuo fetore. Domani fammi tuo. Dopodomani scrostati dalle mie pupille. Ti dono i miei cristallini di Boemia così potrai dire in giro di avermi rubato con uno sguardo il dono della vista. Violentami di te: fammi credere solo per un momento di averti fatto mia. Dopo ricomincia a scacciarmi a fare il tuo tira e molla il tuo perverso gioco nel quale ti piace vedermi rodere il fegato ad ogni tuo apparente rifiuto. Commuoviti quando ti dedico versi che hanno dell'impossibile. Imbarazzati: fammi vedere che anche tu tutto sommato sei in parte umana. Adoro le tue debolezze che stenti a fare trasparire all'esterno (specialmente di fronte a me). Ricucire i frammenti che ti compongono è un lavoro che mi appassiona. Che mi fa vincere qualsiasi stupida timidezza. Esplorarti è gioia trepidante. È quel formicolio di eccitazione travolgente che possiede le mie mani. È quella canzone strappalacrime che mio malgrado ti dedico. Se fosse qualcos'altro credi proprio che te lo direi? Che mi sbottonerei così facilmente? che ti rivelerei quanto fragile e forte allo stesso tempo mi fai essere? Vorrei tanto confonderti. Lasciarti un po' disorientata di fronte ai miei comportamenti apparentemente illogici. Invece no... L'unica cosa che riesco a fare è... innamorarmi sempre di più ogni volta che mi perdo dentro di te che mi specchio nell'acqua nera e torbida dei tuoi occhi rendendo la mia immagine migliore di quello che in realtà È.
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