Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Troia brucia

 

Un mirabolante assedio 
alle mura di una città seduta su se stessa, 
stanca, che non ha più nulla da chiedere
al mondo.

Destinata alla catastrofe.
Causa della sua disfatta.
principale detrattrice dei suoi intenti.

Incensi accesi da preti inconcludenti, 
inadempienti, inoperosi
ed altri in che non mi vengono 
in mente.

Solidali con se stessi, cittadini egoisti
poliziotti amanti degli eccessi
difensori degli oppressori
acerrimi picchiatori degli oppressi.

Assassini della mente benevoli
tiran fuori da cervelli malati 
pensieri alquanto ragionevoli
lontani dalle alture che difendono la città
pensano a nuovi modi per accaparrarsi anche oggi 
di che vivere.

Donne nascoste dietro il velo della verginità 
covano all'interno una promisquità tutt'altro che nascosta.

Assedianti ormai stanchi se ne tornano a casa 
convinti del fatto che quella città fatta di lenti
esseri prossimi al declino
porti tutto tranne che benessere e felicità.

Assomiglia un po' al cuore di chi soffre
e si lascia morire di fame, di sete, di orgoglio,
di chi nel suo dolore langue e ristagna 
non trovando mai la forza per riemergere e migliorarsi.

Storia di molti, di popoli, di donne e uomini presi/persi 
nella morsa dell'egoismo umano.
Roma 07-07-2008  

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