Amore mio dove sei? In quale oscuro anfratto della mia memoria fasulla ti sei andata a nascondere. Dietro quale parete dei ricordi ti sei rifugiata. Fuggi di fronte agli sguardi della mia anima sempre troppo sofferente. Gli inverni vengono più volte all'anno e consumano la speranza di poterti di nuovo riabbracciare. Le flebili impronte lasciate dai tuoi passi sul mio essere mi mettono al corrente del tempo infinito che è passato dall'ultima volta che ti ho vista. Un po' di nebbia di fronte agli occhi è solo il rimuginare di antiche fasi della nostra vita. Fasi nelle quali eravamo felici ed insieme. Ti ho lasciata vagare per il mio cervello e nel mio cuore fin troppo a lungo facendoti divenire un oppiaceo che adesso non mi da più sollievo. Non lenisce più il mio dolore. Non calma più il mio animo sconvolto dall'averti perso. Sono solo e vago nel mio vento tempestoso fatto di nulla dove aleggia il tuo ricordo e dove non posso più toccarti perché più non m'appartieni.
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