Sono un figlio dei tempi delle caste ammorbato dalle tasse mi rifugio nelle casbe! Sono... i soliti ritornelli che forman mulinelli di dubbi gravitanti intorno a crani bacati ammorbati da mille e più disturbi. Sono quella apatia che governa i nostri giorni sono il distruttore dei tuoi stupidi good morning! Sono la mia pausa estatica quando la faccenda è poco pratica. Sono quella "merda d'artista" che vale soltanto perché è mia! Sono la provvidenza che mai arriva. Sono il naufrago vagante ormai in preda alla deriva. Sono il delirio dei tarantolati delle puglie. Sono quel gotico gargoyle che ti scruta dalle guglie. Sono... questa stupida composizione questa città inerme votata al mal costume. Sono la cattedrale che domina dall'alto imponendo agli altri le mie divine decisioni. Sono quella bibbia troppo controversa. Sono la nostra sorte sicuramente avversa. Sono l'amore, diverso da quello interinale che molto spesso ci viene dato, quando serve ad altri, quando si sta male per qualche mese e che si getta via dopo qualche sporadica prestazione. Sono l'espressione di me stesso, reale come la corona di spine di cui mi ostino a cingermi. Sono tutto quello che non vi aggrada. Sono quel tutto universale che nonostante eterne lotte giorno dopo giorno si degrada. Sono il lirico funambolo percorrente in bilico torrenti di parole come funi dondolanti da un capo all'altro dell'alfabeto! Sono la pretesa che sta roba che scrivo vi piaccia. Sono quello sputo che sul Golgota raggiunse Cristo in faccia! Sono la presunzione e la modestia. La spocchia e l'accondiscenza. La semplicità e l'arroganza. Sono questo... sono quello... e sono pure quell’altro! La cosa bella è che soprattutto... sono tutto quello che qui non c'è scritto. E molto altro di più.
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