Angosciato. Groppo in gola. Soffocando in silenzio. Tensione imperante. Cuore in fase calante. Battito a picco verso il basso, oltre l'abisso. Un altro amore che viene soppresso. Non ho mai capito perché cosa si festeggi così tanto. Cos'hanno da ridere quelle facce di marmo che si incontrano per le strade, negli uffici: sputano sentenze, fanno battute e il tutto sorridendo. Sorridendo di noi. Rafforzando la nostra posizione di secondi. Confermando il loro primato. Si muovono a quattro zampe e come primati non sarebbero tanto male. Senza offesa per le scimmie naturalmente. Portatori di scienza obsoleta e trapassata. Lobi oculari vuoti. Privi di occhi della mente e del cuore con cui vedere le catastrofi da loro causate. Della causa principio è uno. Loro non se ne preoccupano. Loro blaterano. Parlano di cose che sentono e quindi ripetono. Non ascoltano. Per loro c'è sempre qualcuno dal quale farsi imbeccare. Beccamorti inebetiti da una cultura nozionistica che non attivano il pensiero. Studiano ma non si soffermano a ragionare. Sanno. Ma non sanno uscire dalle righe di ciò che credono di sapere! Vorrei sapere anch'io. Ma io non so e sono cosciente di non sapere nulla e ciò mi basta. Mi basta sapere di essere in grado di pensare. Doni importanti. Attimi salienti di un'esistenza che non è altro che un sali e scendi quasi tutto in salita dove la vita è distesa sotto piedi puliti che lei con il suo suolo fangoso lorda ed insozza di malevoli note stonate.
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