1° estratto sulla ruota lisergica di Roma
Pomeriggio tendente a sera da ubriaco. Degustazioni ipocaloriche. Cibo per celiaci. Organismi biomeccanici modificati. Alito di vento mefitico. Programmi di un palinsesto vuoto che rasenta la pochezza. Immondizia regalata: dono per principesse perse nella parte bassa della città. Un lisergico viaggio di rima trattata al petrolio intrisa di acido pervasa dal misticismo del bounty killer portatore di cinica giustizia. Vendetta – Vendesi – Wanted. Aggiungi un'altra riga: tracciane una sulla frase che non gira. Causa malfunzionamenti linguistici. Strappi sostanziali sui fogli ingialliti del mio romanzo autobiografico. Stappali sti due litri di rosso: offrimi un viaggio gratis nel tuo vigneto allucinogeno. Grappoli blu, rossi, tendenti talvolta all'indaco premurosamente freddo. È il trionfo del gioco del lotto. Delle parole estratte a caso dal vocabolario. È il confermarsi del mio impeto dialettico del mio riversarsi simile a valanga fangosa sommergente orecchie da tempo sorde agli stimoli della voce. È l'ennesima ricerca tra mille spazi bianchi del mio amore rabbiosamente perduto e mai ritrovato. È il vagare sul limitare del confine: la mia anima a penzoloni su fili di stendini. Il mio corpo che vibra di furore diabolico: stringo patti illegali nei pressi di incroci suddisti che mi rendono finalmente nuovo cantore dei miei tempi malandati.
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