Abituato da un po' di felicità a sentire lontana la tristezza ora che essa piomba nuovamente su di me è come un rapace che ghermisce la preda afferrandola per il cuore e nell'istante dell'atto predatorio stesso dilania quest'ultimo reso troppo debole da quella poca felicità che "rovina" il "lavoro" di anni di subdoli elementi distruttivi al servizio dell'incertezza e dell'amarezza.
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