"periodi" interminabili senza nessun filo logico di narrazione. Estesi paragrafi di nulla verbale si estendono davanti agli occhi dei ciechi spirituali. Tutti noi comprendiamo la nostra lingua perchè alfabetizzati. In maniera selvaggia ma alfabetizzati. Violentati dal peso delle parole sentite per la prima volta in casa. Ripetute freneticamente da bocche "marce" fatte di vermi e di argilla addominale. Quelle parole pronunciate da chi fa propaganda porta a porta e riporta fatti di cronaca esprimendo il suo giudizio palesemente di parte. Tutte le parole che ti svegliano la domenica mattina. E tutte quelle frasi che non avresti mai voluto sentire o pronunziare che ti rimbombano dentro cosa valgono? Valgono forse l'attimo d'attenzione che potresti loro concedere o la tua disattenzione perchè vuote e inutili? Momenti verbali fatti di nulla. Esseri costruiti solo di frammenti letterali. Di operatori bit a bit che compongono le lettere di cui sono costituiti. Esseri fatti di nulla che acclamano a gran voce l'arrivo di un singolo evento. Solo parole all'aria. Solo neve fredda e idiomi spenti e consumati dall'ingiustizia.
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