Saxofoni digitali. Masterizzatori al neon. Cd taroccati. Fortune teller. Matrone impertinenti. Ricevimenti in pompa magna. Avvinghiati al nostro essere. Appiccicati alle estremità dei nostri vestiti ci trasciniamo per vie infauste e fangose. Gloria senza morte. Cose mai viste all'altro mondo. Fede in qualcuno. Lettere d'acciaio. Sintetizzatori prolissi. Fonici sordo muti. Otturatori dalla mentalità aperta. Versi distici e poeti giambici. Metallo pesante. Ruggine e cacciaviti svitati svitanti viti poste sulle mie tempie permettono l'estrazione del mio cervello malato per la soddisfazione di qualche medico da strapazzo convinto di capirci qualche cosa. Malati cronici di follie e affamati di pazzia delirante. Esseri paranoici persi nella quinta essenza delle cose vorrebbero comprare una dimensione tutta loro senza dover chiedere il permesso di invadere l'altrui proprietà. Aiuto dalla terra dei non morti dove i vivi sono assoggettati a signori grigi fumanti sigari che rubano il tempo agli uomini. Una terra senza la legittima Momo salvatrice dell'esistenza di tutti gli esseri e portatrice di serenità e di amicizia. Mayday dalla terra degli idioti.
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