Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Battesimo

 

Celeste come la mia 
maglia comprata 
al mercatino dell'usato.
Celeste come un angelo 
imbrattato del sangue
di un innocente 
col viso rivolto nel fango.
Celeste come la volta 
di un arco che sorregge 
il nostro mondo 
ormai in pezzi.
Un colore che nasce 
dalla purezza
di una vita semplice
che a volte va in pezzi
poichè troppo fragile 
e sensibile.
Una nuova nascita 
maschile
fatta di pianti, gemiti
e piccoli grandi problemi
economici.
Amore pulito e sincero.
Cielo terso come i pensieri 
di piccoli infanti
sonnacchiosi
che beatamente pensano 
al loro nulla.
Felicemente non si rendono
conto
come animali dotati del puro
istinto
del senso delle cose
e da quanta ipocrisia 
e tristezza è intriso questo 
globo martoriato 
a cui sono destinati 
fin dai primi giorni innocenti.
La vita li svezzerà 
un giorno
e da allora 
fino alla fine di essa
cercheranno incessantemente
di ritornare a quel colore
ingenuo e puro.
Quel colore, 
celeste 
che ci porta ad un altro mondo.
Un'infanzia a cui
non potremmo ritornare mai più.
Roma 25-01-2006  

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