Celeste come la mia maglia comprata al mercatino dell'usato. Celeste come un angelo imbrattato del sangue di un innocente col viso rivolto nel fango. Celeste come la volta di un arco che sorregge il nostro mondo ormai in pezzi. Un colore che nasce dalla purezza di una vita semplice che a volte va in pezzi poichè troppo fragile e sensibile. Una nuova nascita maschile fatta di pianti, gemiti e piccoli grandi problemi economici. Amore pulito e sincero. Cielo terso come i pensieri di piccoli infanti sonnacchiosi che beatamente pensano al loro nulla. Felicemente non si rendono conto come animali dotati del puro istinto del senso delle cose e da quanta ipocrisia e tristezza è intriso questo globo martoriato a cui sono destinati fin dai primi giorni innocenti. La vita li svezzerà un giorno e da allora fino alla fine di essa cercheranno incessantemente di ritornare a quel colore ingenuo e puro. Quel colore, celeste che ci porta ad un altro mondo. Un'infanzia a cui non potremmo ritornare mai più.
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