Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Auto-ipnosi

 

Le parole si districano
sui cardini delle mie finestre
corrose dalla ruggine 
ed erose a mano a mano 
dal vento verbale.
Ottimo sapere 
che non sei il solo 
elemento corruttibile 
di questo mondo.
Perso nella testa 
cerco un sonno 
ogni sera che mi liberi.
Perverso come pochi 
altri al mondo mai.
Lotto tra le mura di una stanza che si restringe:
che nel buio con i suoi 
tentacoli cementizzi mi respinge.
Sento su di me pesi che non vorrei
portare. 
Cose che vorrei disimparare
per ritornare ad essere libero 
e leggero.
Non riesco a fregarmene
delle vicissitudini che mi capitano.
Mi rovino il fegato a forza di pensarci e 
ripensarci.
Elucubrazioni inutili 
che portano soltanto stress inutile.
Magari riportassero le lancette indietro.
Farei altre scelte.
Mi donerei più semplicità  
e più superficialità.
Magari si potrebbe avere un pizzico 
di fortuna in più.
Magari si potesse recriminare per tutto 
ciò che non hai mai avuto.
È impossibile.
Questa azienda non ha un ufficio
"Reclami"
e sei costretto ad accettarti.
Sta a te il modo in cui farlo:
o perdi la speranza e tutto crolla 
portandoti in stanze fatte di follia e solitudine
o invece cerchi di andare avanti 
senza troppe tragedie 
prendendo solo il meglio di tutto ciò che 
ti è successo.
Sospetto un futuro tenebroso.
Complotti e cospirazioni.
Ciononostante spero
che qualcosa si muova nella mia 
direzione.
Roma 17-07-2004  

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