Le parole si districano sui cardini delle mie finestre corrose dalla ruggine ed erose a mano a mano dal vento verbale. Ottimo sapere che non sei il solo elemento corruttibile di questo mondo. Perso nella testa cerco un sonno ogni sera che mi liberi. Perverso come pochi altri al mondo mai. Lotto tra le mura di una stanza che si restringe: che nel buio con i suoi tentacoli cementizzi mi respinge. Sento su di me pesi che non vorrei portare. Cose che vorrei disimparare per ritornare ad essere libero e leggero. Non riesco a fregarmene delle vicissitudini che mi capitano. Mi rovino il fegato a forza di pensarci e ripensarci. Elucubrazioni inutili che portano soltanto stress inutile. Magari riportassero le lancette indietro. Farei altre scelte. Mi donerei più semplicità e più superficialità. Magari si potrebbe avere un pizzico di fortuna in più. Magari si potesse recriminare per tutto ciò che non hai mai avuto. È impossibile. Questa azienda non ha un ufficio "Reclami" e sei costretto ad accettarti. Sta a te il modo in cui farlo: o perdi la speranza e tutto crolla portandoti in stanze fatte di follia e solitudine o invece cerchi di andare avanti senza troppe tragedie prendendo solo il meglio di tutto ciò che ti è successo. Sospetto un futuro tenebroso. Complotti e cospirazioni. Ciononostante spero che qualcosa si muova nella mia direzione.
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