So tutto di me stesso. Mi faccio paura per quanto mi conosco. Lo scrivo nei miei versi. C'è chi si scuote perchè legge qualcosa su di un libro. Perchè c'è un amico che ti consiglia saggiamente. Io leggo ciò che ho scritto un anno fa e scopro tutte le mie insicurezze tutte le azioni da me compiute. Preannunciate. Perchè non imparo da quello che so e che non voglio ammettere? Me lo sono sempre chiesto. L'amore al di la del bene e del male non basta in una sola vita concessa fatta di problemi e situazioni spiacevoli. Servono amici che vanno curati. La sciattezza della mia persona e del mio stato mentale è la causa di tutto. L'impoverimento causato dalla pigrizia è ciò che non mi porta amore che allontana gli amici che mi fa apparire per quello che non sono che non mi da una mano nella cura di me stesso. Sono l'opposto del santo a cui tutti si riferivano nel descrivermi. Sono iroso a volte invidioso della felicità degli altri perchè non riesco a trovare la mia. Non per quella degli amici. Ma per quella che vedo negli occhi di estranei che si amano. Penserai che uomo di merda ma almeno io ho il coraggio di dirlo e di non nascondere ciò che sono. Quelli che lo fanno vedono il proprio matrimonio fallire. Vedono le porte aperte ma a lungo andare si troveranno svuotati di tutto e padroni del tutto che loro considerano nulla. Fa male dirselo a volte. Fa malissimo Accettarsi e apparire per quello che si è. Non è apparire quello. è essere. Ed è la cosa peggiore che un uomo possa capire durante l'arco della sua esistenza.
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