Capelli lunghi sporchi. Odio immacolato. Feticismo altruista. Solidità dell'apparenza. Tastiere senza le u accentate. Fai copia e incolla del tuo cervello ormai andato. Mettilo in mirror con il tuo bassoventre. Odia tutte le schede madri fasulle che non hanno l'overclock al cuore. Siamo processori ormai smunti. Ricchi di barba sopracutanea che non ci permette di vedere. Pieni di residui notturni che ostruiscono il nostro apparato visivo. E non solo. Astio morbido simile ad un budino freddo, gelato: alimentato da turbine ad aria fredda, sostenuto dal vento glaciale che pompa nei nostri alveoli. È una notte buia e non c'è mezzo di scamparla. C'è la speranza torbida che lotta inutilmente con la spietata nitidezza della superficialità e della sfrontatezza. Immotivati sentimenti sorgono dal nulla: da una montagna di detriti chiamata "esistenza". Epoche in cui non vorresti vivere ed altre che non vorresti assolutamente visionare. Soddisfazione nell'immobilità dell'essere e frustrazione del successo e della facilità nel raggiungerlo. Piacere nel lavoro ed ansia nel trascorrere troppo tempo libero. Ribaltoni che riportano tutto allo stato primordiale. Origine di un tempo atavico, superato, al quale, senza vergogna alcuna appartengo fieramente.
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