Eclettico polistrumentista dell'anima. L'animale primitivo che si aggira furtivo nella savana metropolitana. Restando nella propria zona. Infestandola di brutto. Pretendendo per se le strade, le piazze, le fermate delle metropolitane inesistenti e mai costruite. Come territorio personale di caccia sceglie una foresta di lampioni neonitici, alimentati a gas, disperdenti feromoni incattiviti. Felpato sull'asfalto è il suo passo: non lascia traccia, la benchè minima. Il suo calore corporeo è regolabile. La sua presenza: non identificabile. Estraneo alle scaramucce delle scimmie. Passa veloce, furtivo, pronto allo scatto. Inebetisce ed intimorisce possibili prede abituate all'ovvio del tutto impreparate alla sua spiazzante presa di posizione tattica. Frenetico aggirarsi nel limitare della zona. Muri invisibili, psicologici, fungono da freno a questo preistorico felino affamato di curiosità. Azzanna con perforanti denti di parole insinuazioni verbali sfrontate che invadono, ma non per molto la sua zona incontaminata ad alto potenziale urbano.
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