Ripetibili attimi che non vorrei mai più vivere. Segregarli dentro prigioni dove accumulo segreti irrivelabili. Irrilevanti formule poste come sigilli al mio cuore d'annata. Sostituito da cloni ombra che agiscono per me e da me prendono irrimediabilmente il volo. Si defilano. Con la mia vita interagiscono. Se ne appropriano. Odiano quello che amo ed adorano tutto ciò che più disprezzo e detesto. Umida cella, segreta posta in basso. Scantinati. Scardinati da realtà a noi troppo care, portati in paradisi allucinogeni allucinanti da abbacinanti fari posti di fronte ai nostri occhi increduli, annichiliti, svuotati del dono della vista. Sostituiti da un cuore che pompa solo per attendere alla sua funzione vitale. Sentimenti messi al rogo come peccato capitale indicibile e punibile con la morte atroce nel mondo del capitale insensibile, inceneritore di sogni e sensazioni positive. Detrattore di speranza. Trattore macinante anime, trebbiatrice falciante spiriti sognanti mondi inarrivabili. Facce, maschere da tragedia greca diventiamo sempre più ogni giorno, un bel codice a barre sul collo. Un'etichetta pronta per ogni evenienza ed esigenza. Creatori di emozioni in plastica da sostituire alle nostre più grandi speranze. Nuotatori in mari vorticosi, speranzosi di arrivare in un'isola deserta dove fare il nostro naufragio. Un perdersi nel mondo della follia delle emozioni "vere". Vissute in prima persona. Devasto venditori di sensazioni di terza mano vendute per denaro a terzi che non le apprezzano e che giocano smerdando i vani ed enormi sforzi delle persone per le quali lottano ed alle quali inevitabilmente, con un coraggio indomabile si aggrappano.
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