Oggi come non mai il mio futuro è incerto. O meglio, il mio cuore si volge solo ad un singolo pensiero. Un pensiero vivo, fatto di bellezza fisica di straordinaria cultura ed intelligenza. Aspettando che la sua incertezza venga spazzata via che la luce di fronte ai suoi occhi si faccia sempre più "Chiara". Passano ore veramente inesistenti tra un suo messaggio ed un altro. Ore vacue, lente, fatte di balenanti ombre cinesi che combattono per non puntare a lei ma che inevitabilmente finiscono per avere sempre il medesimo soggetto. La stessa identica forma suadente. Sono momenti strani, non dico nuovi ma quasi: mi ritrovo combattuto, quasi intrappolato. Non ho più l'iniziativa: impotente, come un condannato su un rogo ardente fatto di luci giallorossastre aspetto le sue in-decisioni. Io attore che ormai ha recitato la sua parte senza sapere quale sia il copione da seguire aspetto che la storia si dipani. Aspetto combattendo interiormente i malsani giochi del mio cervello, cercando di evitare pippe mentali, farfugliamenti inutili, disperate flagellazioni dell'anima, costruzioni fatte d'aria per niente costruttive. Stranamente calmo. Impensabilmente intenso e deciso. Aspetto serenamente un altro segno della sua attenzione nei miei confronti. Piccola speranza per un "qualcosa" che è magicamente in divenire.
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