Qualcosa in fin dei conti dovrò fare per svoltare ulteriormente la mia vita che sembra arenarsi continuamente. Il mio blocco molto spesso trova radici nel mio cuore troppo a lungo offeso molte volte affetto dagli incancrenimenti causati da tersi o liberatamente autoinflitti. Tutti quei tumori che continuano a scoprirmi causati da una ditta che usa eternit per le sue costruzioni di cartapesta. La ditta della vita se ne frega molto spesso "della sicurezza". Ci lascia lì in balia di incidenti potenziali che restan latenti nelle sue fabbriche. Non attua molte misure di prevenzione o protezione: da lei il precariato è un dato di fatto incontrovertibile. Da lei per avere un minimo di diritti devi darti da fare. Non devi appellarti a nessun rappresentante sindacale: l'unico sei tu, con la tua forza e decisione. Con le tue battaglie probabilmente già perse in partenza. Con le tue rimostranze che sicuramente non verranno ascoltate da nessuno. Con i tuoi risarcimenti che non verranno mai riconosciuti tanto quanto le tue invalidità dell'anima. Ma sarai sempre lì! Pronto a non farti calpestare! Pronto a lottare per la tua VITA degna di essere vissuta! Sarai come quell'eroe che dall'alto del suo costone di roccia domina incontrastato la valle dell'iniquità pronto a dar battaglia a tutti i difensori delle ingiustizie che dal loro protrarsi all'infinito ricavano infiniti guadagni sulla pelle dei MIEI simili.
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