Dietro falsità apparenti trovo illuminanti prese di posizione che mi fanno capire quale è la mia "posizione". A metà tra tutto ciò che esiste. In un punto strano da considerarsi morto a tutti gli effetti. È il ritorno dei ragazzi strani altro che bravi. È il trovarmi in un posto arioso ed esteso oltre i limiti fisici della mia vista malconcia. Non sto fermo di fronte all'inutilità del fare. Un agire equivoco che fa scaramucce con una passività disarmante si erge come possibile salvezza in un mondo di certezze quanto mai vaghe e prossime alle cazzate più eclatanti.
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