Premesso ovviamente che si riesca a sopravvivergli
Non posso immaginare il dolore da voi provato. Posso solo piangere di quelle lacrime pesanti che non andrebbero versate a vent'anni Posso solo commuovermi di fronte alle vostre testimonianze dai più inascoltate. Ignorate. Quei pochi che le inoculano portano in sé quella dose di veleno spartita condivisa sperando che vi possa essere d'aiuto. Quella morte bianca che di puro ha molto poco mi suona di macabro pianoforte diffondente note gravi prive di ripresa tonale ottimistica. Vi ammiro per il vostro coraggio che vuol dire speranza. Per la vostra forza che di secondo nome fa risolutezza. Per le mille prigioni del lavoro precario io invoco la giustizia di un Dio che spero non ci abbia dimenticato. Invoco lo spirito forte che è in voi come nuovo vendicatore delle giustizie mai ottenute che per sempre su questa terra verranno sicuramente ignorate.
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