Davanti a una devastante immagine di impegno eccessivo trovo sempre la voglia per distrarmi e recarmi dove voglio. Sono messo in mezzo a situazioni scabrose e poco chiare da dolci signorine composte da aliti di vento soavi e soffici come neve e con un cuore caldo all'inverosimile. Combattuti sentimenti aleggiano intorno al mio viso preoccupato. Non so che fare e neanche che dire. Anzi lo so ma non né ho il coraggio. Sottomesso da una dose di niente universale iniettata nelle mie vene stanche mi devo accontentare di un palliativo momentaneo che sicuramente servirà a qualcosa ma che probabilmente non risolverà nulla. Creerà la solita assuefazione positiva che si viene a verificare in momenti apparentemente felici dove regna la stupidità e la voglia di non fare niente. Alla fine ci sarò sempre io che mi chiederò se né è valsa la pena di farsi prendere in giro per l'ennesima strafottuta volta o se è sempre la solita storia ripetuta che ho deciso di scordare momentaneamente solo per donarmi attimi leggeri fatti di dolcezza assoluta e fulminea.
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