...ad ostacoli invisibili
Sono solo e corro. Affretto il passo muovendolo verso direzioni che trascendono i punti cardinali. Frapposte tra il nord e il sud. Un est ed un ovest inutili. Tante punte della stessa stella. Ne seguo una ancora non segnata e di poca rilevanza direzionale. So che è la mia. So di essere egoista e di parlare solo di me stesso. Di non ascoltare gli altri. Di non essere particolarmente giusto nei loro riguardi. Giudico io se sia giusto o meno. So di essere iniquo persino con me stesso. Approfitto della mia debolezza. Mi cullo di un movimento indolente. Di quella stasi che mi porta ad un atrofia mentale piuttosto che fisica e muscolare. Sono io a decidere e il peso delle decisioni da me impostemi si fa sentire ogni momento. E tutti i rifiuti come risposta agli inviti sinceri di amici a cui ho dato poca importanza saranno il peso del rimorso che dovrà sopportare nei momenti della più assoluta solitudine. Futura ed inevitabile.
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