Il genere di cose che ricordo volentieri. Quelle cose che non fanno male quando riaffiorano dal subconscio. Quelle deviate e senza senso. Quelle malate e totalmente ubriacate dalla malizia. Quelle che viaggiano a velocità costante senza la pretesa di accelerare ulteriormente. Quelle che rifiutano "il bello" ritenendolo a volte facile e banale. Niente è tanto brutto quanto il falso cammino che ti prefiggi di seguire programmando ogni tappa e immaginando ogni singola mossa e ripercussione. Storyboard senza capo né coda rappresentati da segmenti esistenziali che non trovano modo di incastrarsi tra di loro. Maledizioni dalla tomba di un uomo febbricitante e sull'orlo di un abisso troppo profondo. Temerario ardore di un illuso, scemo, ipocrita ragazzo di quartiere che con la vita fa a pugni e da essa riceve mazzate che trasforma con qualche difficoltà in carezze date da una mano femminile lieve che con leggerezza disarmante rende morbido il cuore duro di chi è stufo di lottare.
chiudi