I rumori risultano vaghi contorni
di clacson che si confondono al mio orecchio:
vicendevoli echi moderni di un mondo in preda
ad una barbarie molto poco straniera
talvolta tanto strettamente nostrana.
Diagnosi finale: afflitto da labirintite acuta.
Gli odori sono omessi e le sensazioni tattili
risultano retrattili come coltelli a scatto pungenti
palmi di primati senza alcun primato da sfoggiare.
Ricordi di sapori lavati da saponi
ricavati da scarti ossei di animali-umani.
La vista si ammanta di miopia:
cornee bruciate riposano
incapaci oramai di copiare
si cullano nel dolce far nulla
di una pensione oculare.
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