Velocemente fulmineo. Seguo impronte leggere. Danzanti. Esseri volanti. Totem inquietanti. Tribù ostili ma pacifiche. Denti malati. Persone poco curate. Aspetti un treno in corsa che non si fermerà alla tua stazione. Troni sfavillanti. Stelle che emettono luci detonanti. Una volta che esplode. Crolla tutto giù. Cupo e oscuro. Presto i conti torneranno. Ma nessuno di noi riscuoterà . Investimenti fasulli e fusilli mal conditi serviti dentro piatti sporchi. Pasta per la pizza, scotta e poco croccante. Dormi e rincorriti. Seguiti e non perderti di vista. Sonni inquieti e sorprese improvvise e laceranti. Tanti sogni deflagranti. Timer già impostati. Brevi componimenti musicali su note strampalate occupanti un tempo irrisorio che mi rimandano alla mia demenza e al colore che tinge il mio corpo martoriato. Detto e fatto. Un semplice nascondersi. Una mela bacata posata su una tavolo da poker. Una coppia ed una scala. Una casa ed uno scenario triste. Una perquisizione improvvisa e una sala quasi piena. Viventi in numero minimo. Livelli di vita prossimi allo zero.
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