Totalità e incessante voglia di essere poco partecipe. Temporaneità e immediatezza nelle cose che faccio. Precario equilibrio e dissenso nei riguardi di tutto ciò che tocco. Usanze barbare e clacson che mi scuotono per strada. Svicolo e mi ritrovo a fare i conti con altre giungle ancora più intasate. Trovo possibilità remote per una possibile via di fuga. Tuona di nuovo e si irrigano ancora gli occhi di qualcuno. Lontano o vicino conta poco. Lo si sente quell'odore di umido nell'aria. Un melmoso sentimento che scaturisce dalla testa: è odio che ti urta da lontano e che ti spacca i timpani da vicino. È uno sguardo terribile. È pressione addosso a corpi fermi ed immobili. È tensione che puoi toccare allungando le tue appendici. È un grido blasfemo composto dalla voce di angeli famelici. Distensione onirica e raggelante. Asfalto con diversa consistenza. Esce così, da betoniere nere e cupe un nuovo tipo di cemento mal amalgamato che non riesce a fare presa nel cuore di nessuno. Non prende. L'effetto che speravi non si è verificato. Le alternative che volevi scaturissero fuori da questo incontro col terreno sono solo tue speranze e basta. Senza fondamento alcuno la testa sbatte senza protezione addosso a lampioni spaziali che feriscono più di qualsiasi elemento fisico. Ornamentali ferite e maniacali passioni per la sfida. A contatto con strade nere e con insegne al neon fagocitanti le anime di chi le osserva e di chi le riconosce come il paesaggio della propria vita trovo scottanti parole fatte di nulla. Vaporose, salgono da tombini impertinenti che con i loro sbuffi vogliono farti capire che ci sono. L'attesa di essere avvolto dai fumi di qualcosa è scocciante e distruttiva. La loro azione è lenta e distorce il percepibile che fin troppe volte con la sua essenzialità ci ha tolto le fantasie più geniali e divertenti. Troppo per essere così poco esilarante. Troppo per avere la pretesa di contare qualcosa per alcuni di noi. Cosa sia non lo so ma scoccia e si fa sempre più pressante. Scaccia e decide chi sarà il prossimo a finire sotto la sua pressa opprimente e raggelante fatta di ghiaccioli umidi e freddi. Totalità di una parte di cose che risultano poco evidenti. Cuori distesi e presi a calci: moduli nuovi e vecchi. Cosa conta? Ridiamo delle nostre cose e disprezziamo la spazzatura degli altri. Paghiamo tasse per la nostra immondizia e ne siamo colmi poiché nessuno viene a ritirarla in tempo.
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