Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Scarsa

 

Le visioni diurne
di occhi stanchi e chiusi
dalla monotonia di un mondo stantio.
La voglia a volte è poca
e la rivoluzione è solo una questione di stile.
Style after style after style.
Scopri ciò che vuoi ma tienilo per te.
Non lo spargere ai quattro venti.
Ascolta la musica che ti pare 
ma non lamentarti delle prese per il culo che poi ti fanno.
Io che mi ritengo rispettoso più di chiunque altro
sono forse il meno tollerante.
Lo so che è così e me ne vanto altamente.
Sono fiero del mio essere abbastanza bastardo ma non troppo.
Bisogna svegliarsi.
Bisogna darsi motivazioni più grandi di noi.
Bisogna desiderare quello che non potremo mai avere.
Bisogna in parte darsi la forza di sputtanarsi tutti i giorni.
Il mondo ti imputtanisce sempre di più 
e la tua coerenza è solo una cosa giurassica e obsoleta.
Fuori moda.
Fai su e giù con la testa e scatenati.
Fai la faccia da pazzo e detesta chi ti sta vicino.
Io sono un folle adoratore di dei che non mi ascoltano affatto.
So che le dittature dello spirito sono molteplici
e di vari colori.
Il sangue da loro sparso però è sempre rosso
e tale rimarrà.
Non distinguo più niente.
Gli occhiali del mio intelletto 
hanno una gradazione sbagliata 
e peggiorano la mia miopia mentale sempre di più.
E ogni giorno decimi su decimi si perdono negli abissi dei potenti.
Decimi la popolazione di una nazione mai nata
e li esili da quello che non hanno mai avuto.
Decibel di musica assordante mi stordiscono
e mi rimandano in un mondo dove i miei limiti non esistono affatto.
Vi ritrovo gente persa e con loro navigo
in reti cibernetiche complesse e piene di codici.
Tutto un costruirsi di cantieri della psiche
che sfornano palazzi dell'intelletto dalla forma aerodinamica
                                                          [e nuova.
Nuove identità formali nascono dallo sbocco di un beone.
Nuove follie della mente ti terranno compagnia mentre urli dal
                                                            [dolore
in una stanza dove ti fanno a pezzi mentre sei ancora vivo.
Il mio onore esiste ma è nascosto.
La mia decisione è celata per non farti capire mai chi sono.
Diffido di chiunque e ciò mi basta.
Non adoro nessuno e questo è più che sufficiente.
Credo negli affetti momentanei e non duraturi.
Credo nella flessibilità 
anche se sono rigido e in attesa del mio rigor mortis.
A quando il suicido???
Questo mi domandano.
Ma loro non sanno niente.
Se parli di qualcosa fuori le righe si impauriscono.
Non interagiscono e pretendono di imparare a difendersi senza
                                                       [combattere.
I pusillanimi dell'anima sono tanti 
e mi ritengo fiero di essere un guerriero a modo mio.
Non vado con le catene in giro 
ma attorno a me si agitano le spade vorticose del mio spirito
                                                           [ribelle
nascosto sotto un flebile alito di apparente normalità
e di apatia costante.
Roma 10-03-2003  

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