Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Rovistando tra gli stracci della mente

 

Impasto sulle mani
fatto per creare.
Realizzare attimi di luce
e minimali forme di vita.
Femminilità nelle cose colorate. 
Detronizzanti urla fatte di nebbia
ci spettinano 
e ci impauriscono.
Aliti tiepidi e accoglienti
bungalow fatti di pancreatica bile.
Immagini del tempo passato 
riecheggiano nelle stanze 
di un futuro improbabile.
Creta modellabile 
che mantiene male
la forma che gli si dà.
Poco cotti. 
Piatti crudi 
con avena ristagnata
in acquitrini pervasi 
di una falsa moralità
e da una nefasta falsità.
Amalgamati molto grossolanamente
sono i sentimenti 
di questi attimi confusi
e irrequieti.
Dettati dalla follia derivante 
da bevande ambrate e alcoliche.
Mefistofeliche imprese 
condotte da diavoli 
vestiti in doppio petto.
Diaboliche strategie di mercato 
volte ad impoverire il povero 
e a fare arricchire il ricco.
Con i soldi negli occhi.
Distanziati dallo sguardo degli infanti.
Allontanati dagli occhi appassionati di una donna.
Tutti rampanti. 
Tutti decenti.
Tutti arroganti.
Tutte persone orribili 
che passano i test della vita 
in un attimo.
Avremmo la possibilità 
di riderci in faccia più degli altri.
Potremmo decidere di ucciderci 
senza poi troppe difficoltà.
Preoccupati dal nostro cinismo
gli altri ci osservano 
donandoci l'epiteto 
di bastardi senza più un'anima.
Loro che l'anima l'hanno svenduta 
e non solo quella.
Ridere e continuare a farlo.
Risa isteriche 
riecheggiano nella mia mente.
Liquidi seminali sparsi 
imbrattano una terra 
che non li accoglie.
Stazionaria situazione di malattia.
Celebro nozze che non voglio benedire.
Divorzio da me stesso 
e dalla mia voglia di niente.
Adatto le mie sensazioni alle tue 
perché sono stufo di una solitudine
devastante 
e della tribolante verità
che solo gli isolati conoscono 
e capiscono.
Roma 26-04-2003  

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