Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Proposte e trasformazioni

 

Ti saluto.
Accenno di un invito.
Incontriamoci.
Diciamoci di tutto.
Parliamoci di noi
mentre il mondo famelico
ci insegue e ci deride 
con fare minaccioso.
Lo sento dietro le mie spalle,
mentre ti esterno ciò che sono,
avvertendo il suo peso gravido
di ignoranza
e traboccante di liquidi amniotici
dove naviga sola la sterilità.
Ci guardiamo a vicenda 
e ci scambiamo 
leggeri sguardi complici
che rendono tutto più facile.
Complicarsi
di situazioni incerte.
Sappiamo riconoscere
a noi stessi 
il fatto di esserci 
già incontrati in precedenza:
ognuno nei sogni dell'altra 
e viceversa
è apparso per un istante irrisorio.
Un attimo impercettibile
che ha lasciato 
curiosità nei nostri animi.
Una curiosità 
che si è trasformata in un desiderio
di conoscerci meglio.
Scriversi cose
che non avremmo mai avuto il coraggio 
di dirci in faccia.
E comunque sia
penso che siamo speciali 
l'uno per l'altra.
Forse ci siamo sentiti vicini 
fin dall'inizio 
ma nessuno dei due 
se ne era accorto.
È difficile dire cosa sia.
Lo dirò 
quando ti avrò di fronte
in un momento di tempesta 
mentale furibonda.
Forse allora 
troverò le giuste parole
per comunicarti
quanto ti sento presente
nella mia mente.
Sei come un segnale luminoso
ad intermittenza
che col suo pulsare 
attira di continuo 
la mia attenzione 
e mi distrae 
dalle mille inutilità 
che governano il mio vivere.
Roma 05-05-2003  a Giusi

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