Senza peso né spessore. Senza possibilità di decidere cosa sia decente e cosa non lo sia. Senza essere dotati di "semplicità apparente" con cui affrontare a viso aperto la vita. Senza donarsi attimi di "stupida felicità ". Senza fare niente per noi stessi e tanto meno per gli altri. Tutti attaccati alle nostre parole pendiamo dalle nostre labbra e per noi stessi sbaviamo. Imposto il mio scrivere su piani differenziali. Dico il contrario di ciò che voglio comunicarti. Non scrivo cose su commissione. Non posso impormi di donarti cose che non sento mie. Cose che non hanno significati sinceri. Cose che sono infangate dal nulla. Senza tragedie personali da inventarsi. Ci si può amare anche senza essere lontani e divisi dalla miglia percorse dalle nostre orecchie sorde che, così facendo, allontanano il suono delle voci di cui siamo dotati. Senza privarsi delle nostre paure possiamo sopravvivere superando il timore di non essere in pace con noi stessi. Senza fare cose a noi aliene. Senza privarsi di altri modi facili e indolori per donarci un nuovo tentativo plateale di suicido. Folcloristico e dinamitardo con un gusto "artificioso" e con saggio uso di polvere pirica. Niente bombole del gas ne bambole gonfiabili per un piacere "nullo" e "sofisticato". Falsità e affermazioni tendenziose. Metal detector che individuano il mio armamento per un nuovo attentato che mira ad intaccare un sistema che non esiste se non nella mia mente. Loco. Pazzo e sito in luoghi che sanno di penicillina e abitati da muscolosi esseri fatti di adrenalina. Visionari interpreti della realtà donano apparizioni scontate dei soliti personaggi fantasiosi che per quanto siano geniali non sorprendono più nessuno. Siamo senza una rotella. Senza una ruota che permetta al motociclo del mio cuore di camminare in tutta sicurezza. Senza ogni cosa che potrebbe essere utile e ricoperti di amenità che ci offuscano la vista e ci conducono nella valle della nebbia dove prima o poi tutti quanti noi ci riuniremo indissolubilmente e ci pietrificheremo mantenendo la medesima espressione del viso per il resto dell'eternità .
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