Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Prime luci dell'alba

 

Non è la vita che migliora.
Non è che tu, ti senta, 
da  un giorno 
all'altro
più felice.
La vita non cambia.
Forse sei tu che cambi atteggiamento.
La vita è sempre la solita,
vecchia, alienante, stupida gallina.
Le resti sempre indifferente.
Mancanza nel credere 
in qualsiasi cosa 
nella quale potresti credere.
Bastardi senza Dio ne stato.
Siamo diventati così.
Diffidenti nei riguardi di chiunque.
Ci è difficile riconoscere gli amici.
Diventa quasi impossibile individuare gli amori.
Distinguere le prese per il culo
dalle cose serie.
Navi pirata che viaggiano 
sul mare putrido della mia anima.
Carovane di beduini 
che vagano nel deserto della mia "arida debolezza".
Trampolieri che camminano 
sulla piatta sterilità della mia "saggezza".
Su funi dondolanti, 
si ritrovano individui pericolanti
che danzano goffamente su di essa
e da essa goffamente, cadono giù
fracassandosi 
in un rumore sgradevole 
e irritante.
Il vivere non cambia.
Ti illude e basta.
Ciminiere che continuano ad esalare 
i loro fumi tetri 
nei cieli già poco vergini
dei miei polmoni 
sterili e privi di ossigeno.
Camminando sulla luna
e mandando messaggi d'aiuto 
in codice morse.
Viviamo lontani dalla realtà.
Totalmente alieni
alle dolcezze 
zuccherine del piacere.
Persi in labirinti 
senza fili da poter seguire
e senza nessuno la fuori 
che ci possa salvare
con una qualche intuizione geniale.
Noi ci salviamo da soli 
se vogliamo.
Il "quieto vivere"
non ti salva:
ti chiude dietro sbarre invisibili 
più forti e invalicabili 
di quelle fatte di titanio.
Fatte dell'ignoranza e dell'arroganza 
di cui la vita 
fa continuamente vanto.
Roma 21-04-2003  

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