Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

SpoKom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

Melodie artisticamente poco valide

 

Occhi chiusi.
Spento è l'impianto di illuminazione.
Vado in corto.
Tubature tremolanti ed instabili.
Preziosi presepi fatti di argilla
che non raccontano più la natività.  
Tolgo righe dal mio quaderno 
e ne aggiungo altre a piè di pagina.
Nuove storie e nuovi aneddoti.
Nuove pretese e nuove prese di posizione.
Tutto scorre come un lento colare di miele dorato
da un barattolo fatto di vetro trasparente e sporco.
Poche spezie per condire
piatti amari a volte fin troppo dolci.
Piatti di cristallo opalescente che deformano la visuale
di chi ci si specchia dentro 
e vuole trovare soluzioni inaspettate
a cose che non sa come risolvere.
Live eseguiti in posti mezzi demoliti
e dall'acustica pessima.
Performance di artisti 
che vorrebbero esibirsi da altre parti 
e per altri pubblici.
Dodecafonie che si disperdono 
dentro auditorium troppo grandi da riempire
con il proprio suono.
Spettatori attoniti ed indignati 
di fronte ad un raro colpo di genio.
Spettacoli risaputi e scontati.
Scottanti diavolerie tirate fuori 
da un cesto contenente vipere velenose.
Amore discontinuo ed interrotto a sprazzi.
Amore affievolito che ritrova forza
nella degenerante voglia di esibirsi nudi
su di un palco dove protagonista è la sessualità.
Oltraggio agli occhi di chi è abituato a dissacrare 
ogni cosa dissacrante.
Totalità di chi analizza solo una parte 
degli argomenti che costituiscono un tema.
Musica modale suonata per chi ha intenzione di ascoltare
nuove tendenze che ripercorrono l'antico e il già noto
dove tutto però è libero di viaggiare su diverse frequenze
e di spaziare da un genere all'altro 
senza usare note definite che si sposino  
con motivi che fungono da base.
Amare l'intoccabile e prevedere le rinunce
di chi ha toccato pure troppo.
Dotare di sentimenti musiche asettiche 
e occhi di ghiaccio perforanti
l'animo di chi non ha interesse per la musica.
Il contatore viaggia con i suoi numerini
e tiene a mente ciò che tu dovrai pagare.
Cambia di continuo la sua veste 
e le combinazione di cui si cinge la vita
sono abili espressioni di opere contemporanee
che verranno solo apprezzate in seguito.
Un campanello suona 
e una bombola scoppia detonando 
l'animo di chi ha finito di campare.
Scocca la scintilla di un idea nella testa 
ogni microsecondo che si pensa.
È tutto più veloce e dinamico.
È tutto più rapido e istantaneo.
È tutto quello che ti immagini quando non pensi a nulla.
Talmente datato che non ne ho conoscenza.
Talmente fuori dalla vita che è morto senza lasciare traccia.
Talmente inutile è la sinfonia dell'apatia 
che le note che la compongono 
non sono mai state trascritte da nessuno.
Segni incomprensibili e nulla più.
Segni del tempo su mani stanche
di operai che non tornano presto a casa. 
Segni indelebili di chi una casa non la vuole 
e di chi invece la vorrebbe
con piscina e circondata dalle palme.
Roma 16-03-2003  

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