Nonostante le cose che scrivo io amo. Non so chi, ma so che amo. So che non posso fermarmi davanti ai miei ragionamenti razionali. So che non posso farmi limitare dalla paura di soffrire. Non posso credere che tutto finisce così presto. Non posso immaginare che tutto sia un nero mare fatto di idrocarburi che lo infestano e che lo uccidono soffocandolo. Non riesco a convincermi totalmente che sto meglio da solo. Non capisco la mia inettitudine e il mio ostinarmi nel rifiutare la normalità . Non dialogo più con la mia parte istintiva eppure so che io sono anche capace di sciogliermi dolcemente. E so anche che sono diventato duro. Talmente duro con me stesso che mi nascondo dietro le persiane della mia stanza. Talmente sordo che respingo le risposte agli s.o.s. che vi mando. Tra un po' mi accorgerò di avere buttato al vento una giovinezza che poteva essere molto più florida. Mi accorgerò di essere tutto ciò che non ho mai voluto diventare. Un egoista pazzo e deturpato nell'anima. La persona brutta che ho sempre rifiutato. Tutto quello che mi prefiggevo è soltanto un po' di armonia che non ho mai conquistato. Tutto ciò che voglio è, contrariamente a quello che penso, una semplicità cianotica e violacea. Una trasparenza che mi tramortisca dal corpo che occupo e che mi faccia vivere in un coma etilico costante senza che io mi accorga di essere uscito da me stesso perennemente. Ti prego: dammi la forza per tradirmi ed ingannarmi. Donami la felicità che non volevo. Non ascoltarmi nei miei momenti di delirio. Non percepire i miei continui rifiuti alla vita. Ignorami del tutto quando mi distanzio negativamente da me stesso. Etichettami e mettimi in un ripostiglio nero e spoglio. Sporco e simile ad un porcile in cui sguazza la mia anima sudicia prima che essa venga trasformata in una degna rappresentazione dello spirito della normalità : semplice e delicatamente trasparente.
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