La mia poetica è un brufolo che attende di essere schiacciato da dita forti che vogliono spremere codesta infezione. La mia poetica è distintiva di un epoca fatta di ["ideali materiali". La mia poetica è il non essere del colore con cui ci dipingono. La mia poetica è un insieme di flash mentali senza senso alcuno. È l'ignoranza di chi non sa scrivere correttamente. È il frastagliarsi della punteggiatura da una scogliera [alta e ripida. È il non curarsi di essere giusti o sbagliati. È il non permettersi svaghi se non quelli mentali che mi rinchiudono nella mia follia. Follia persistente e incalzante. Aumenta continuamente. È il mio niente che mi chiama e che mi pretende. "tutto" è la mia poetica. Tutto e niente che si abbracciano solidalmente. Sono fratelli in tempi di moria e di guerra. Cannibali condannati a non potersi mangiare tra di loro e che si attendono e si scrutano guardandosi nel niente e nel tutto nei loro occhi che profondamente racchiudono celandolo ogni segreto degli uomini.
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