Qualcuno muore e la vita continua. Continua a darci le sue sofferenze. Continua a ripudiarci. Continua a dirci che prima o poi toccherà a noi. Ma sto momento non verrà mai. È lei che illudendoti ti tenta con queste frasi. Ti fa tenere viva una speranza infondata su un qualcosa. Ti fa credere che lei è meravigliosa. Sono i migliori quelli che se ne vanno. Migliori perché sono riusciti a scappare dalla vita. Sono il folle. Sono io che nella vita non ho speranze. In lei non ho speranze. Io so che prima o poi sarò quello che vorrò. Volevo stupirti con effetti fantasmagorici e innovativi. Ma le mie forze vengono meno. Non ho voglia di fare niente. Non voglio niente. Quello che mi spetta l'hanno rubato. Quello che volevo non mi serve ormai più. Io proseguo per la mia e la vita ostacola. La vita si insinua nei meandri dell'esistenza di chiunque. Distrugge e rende un disastro tutto ciò che hai costruito. La vita è l'avatar di un dio cinico che se ne frega di noi. Non vigila sulla sua servitrice. E lei si permette di fare qualunque cosa. Un dio annoiato e presuntuoso. Un dio molto poco misericordioso. Non ce l'ho con nessuno. Solo con me stesso. Perché non riesco a staccarmi dalla vita.
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