Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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Test HIV

 

Infettivo come il sangue che non passa il test.
Sono contaminato da germi invisibili che si insinuano dentro
                                   [di me a velocità di crociera.
Ma io sono solo un guerriero della notte nella steppa della vita.
Vita e savana.
Soldati che scendono in campo anche in guerre che non
                                                  [gli competono.
O che almeno non vorrebbero combattere.
Sarà la vita che non ti lascia mai respiro.
Ma la gente ormai gira con la maschera antigas.
E non solo.
La filosofia falla fare a chi ne sa.
A me lascia solo il piacere dello sfogo che lo scrivere mi da.
Roba ritrita come natura morta.
Sepolta sotto i chili della sciolta che mi investe.
Lancio l's.o.s. ma non viene raccolto da nessuno.
Sempre la stessa solfa.
Mi propinano merda.
Vogliono risposte a tutte le domande.
Ma la gente me compreso non le sa le risposte.
Non può saperle perché sono problemi che neanche dio
                                                [vuole risolvere.
E gli uomini non sono altro che ominidi preistorici che si sono
                                                      ["evoluti".
O almeno così si crede.
Almeno la gente crede che la reminiscenza della vita esiste.
Si prendono in giro da soli.
Ma tanto che gli fa.
Se ne sentono tante.
La vita che cos'era.?????
Altro che discorsi strani o pretenziosi su possibili soluzioni.
Qui brancoliamo nel fottuto buio grigiastro di una camera ardente.
E la gente ride senza rendersi conto di quello che ci fanno.
Di quello che ci tolgono da sotto il naso senza che noi ce
                                                  [ne accorgiamo.
Sono così disinvolti che gli fai pure i complimenti.
Sai se ne dicono così tante che ti crederò tanto per avere
                                        [qualcosa in cui credere.
Ma.
Non si sa mai cosa accade di preciso e questo imprevisto mette
                                       [la gente sulla difensiva.
Non è mai schietta.
È sempre rigida e innaturale.
Si tiene su grazie ai fili manovrati da chi li tira.
Gente in alto.
Arpie malevoli che regnano su di noi e ci trafiggono il costato
                         [con lance piene di veleno paralizzante.
Saprò al momento giusto quando mandarti nel posto in cui ti
                                                [meriti di stare.
È ostracismo bello e buono il mio.
È la voglia di estromettere dei grossi stronzi come te dal mio
                                                ["mondo" fottuto.
Sappi che so che la vita non mi concederà niente.
Ma voglio restare in piedi e vedere che cosa farà di te.
Te che la ami tanto e per vivere uccideresti.
Vorrei vederti piangere.
Ma ciò non accade.
E io sto solo.
Rinchiuso nel mio essere.
Aspettando il traghetto per l'isola dei demoni che mi aspetta
                                         [al di la del mare nero.
Nero del sangue ormai pisto di chi dentro al mare c'è morto.
Roma 17-08-2002  

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