Quelli come me muoiono ogni giorno. Alle volte raramente rinascono. Son sempre incupiti dall'affrontare la vita a viso aperto. Senza maschere inutili. Senza fronzoli ne risa da idiota. Ogni giorno noi ci difendiamo. Ci presentiamo dinanzi allo sportello di un ufficio per timbrare [il cartellino. Il cartellino della nostra vita. Molti come me vi sono costretti a timbrarlo. Non vorrebbero. Ma lo fanno. Aspettano costruendo una svolta. Andando a cercarsi qualcosa che possa farli evadere dal "normale". Dio esiste solo nella dimensione in cui tutto è bello. Dio non è una donna bellissima. Dio non è. Io non sono. Perché nel nulla in cui mi coinvolge questo mondo siamo tutti aria. Nebbia incandescente. Squaglia la mia pelle e la rende troppo morbida. Facilmente attaccabile da qualunque virus. E ne girano tanti. Stanno li in agguato. Pronti a fermarti ad ogni tuo singola svolta. Minano l'animo e lo contaminano di ipocrisia e stupidità . "la deficienza è appesa ad un filo: la sua risata è insopportabile se premo uccido" Mano a mano la vita si compone come una serie di tasselli incongruenti da cui non ricavi immagine alcuna. Non distingui le forme che compongono questi pezzetti irrisori [di vita li confondi facilmente e non riesci ad accostarli. Forme strane che non combaciano. E ogni giorno è diverso nella forma. Ma nella sostanza è sempre uguale. E l'immagine ripetuta di me stesso nell'infinito diventa una nauseante effige a cui sono abituato.
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