Spokom - Sporadike Komunicazioni - Petrivelli Stefano

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La saggezza...

...di chi si sta per ammazzare 

Tutto ciò che definiamo superfluo è tale perché noi non
                                                  [lo possediamo.
Se lo possedessimo allora acquisterebbe valore.
Valore utile.
Ma è così che siamo stati posti qui.
Come pedine superflue di un dio per il quale noi non siamo
                                                     [importanti.
Non lo siamo mai stati.
E dagli ad illuderci con la ricerca di possibili salvatori e di
                                                [bramini cosmici.
No.
Mi basta sapere che la vita che lui mi ha dato non è un dono così
                                [grande come lui sostiene essere.
So cosa m'aspetta.
Lo so e basta.
Mi dispiace darti alcune anticipazioni.
Ma il futuro è un continuo film dell'orrore che la gente fingerà
                                                  [di non vedere.
È un futuro fantascientifico che ci inghiotte tutti.
Alcuni non se ne accorgono affatto.
Altri invece ne sono sopraffatti.
Possibilità di successo uguale zero.
Nulla.
Zero assoluto e duecentosettantatre K.
Perla gettata ai porci detentori di un potere effimero.
Effimero come le maschere che indossano.
Effimero e lieve come l'alito di un vento africano.
Appiccicoso.
Perché loro ti si appiccicano al cervello e vi si nutrono.
Tipo un virus anelano alla vostra distruzione.
Alla vostra demenza.
Puntano soldi facili e pesanti sopra tavoli da gioco rosso sangue.
I soldi siamo noi e nessuno fa niente per impedirlo.
Siamo noi stessi dittatori.
Dittatori del nostro essere.
Non lo lasciamo mai libero di agire e di scatenarsi.
Lo rinchiudiamo nei nostri corpi privandolo dello spirito della
                                         [vendetta e della lotta.
Sappiamo che da qualche parte esso c'è.
Ma non lo facciamo più vedere.
Lui ci parla ma noi non lo vogliamo sentire affatto.
Riusciamo a convincerci che è meglio mangiare le ghiande
                                  [somministrate ai porci che non
                                               [mangiare affatto.
Diciamo che quel poco che abbiamo bisogna proteggerlo.
Ma poi non lo valorizziamo affatto.
Vogliamo sempre lo strafottuto di più.
Di più di cosa???
Del niente che ci è stato concesso.
Niente almeno è niente.
C'è chi sta con le pezze dove so io.
C'è chi non c'ha gli occhi neanche pe' piagne.
E non in senso lato.
C'è chi ha e ce chi invece ha di suo.
Chi pensa ad essere in funzione di quello che può conquistare
                                                   [con il soldo.
E chi conquista la saggezza del mondo e dei pochi uomini degni
                                          [di essere mai vissuti.
Io non riesco a capire chi non sa eppure ha.
Denti e pane per mangiarlo.
Cazzate o verità sopraffine dette rozzamente e lasciate nel
                                                [dimenticatoio???
So solo di non capirci nulla e del mio nulla almeno me ne vanto.
Il nulla che tu definisci tale è più di tutto quello che tu può
                                            [facilmente comprare.
Odio le rime ma qui ce vole.
E ce vole ancora.
Andrò tranquillo a piedi nudi su di un prato di spine.
E mentre ti pungerai con la tua stupidità io indosserò gli
                                      [scarponi della scaltrezza.
Scaltrezza di un saggio che c'ha la testa sotto spirito
                                                 [all'università.
Roma 26-06-2002  

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