(Diario di chi ha deciso di non dire niente ad eccezione del cazzo che vuole)
Le pagine aumentano come i deliri. Chissà chi leggerà mai sto compendio di strane e bizzarre [formule magiche. Spero di non finirlo mai. Che sia sempre in evoluzione. Attesterebbe la mia voglia di evoluzione continua. Di cambiamento vorticoso e continuo. La rivoluzione dell'evoluzione è in atto. Non la perdere. Ancora si disputano battaglie importanti per noi. Tanti hanno lottato e non tutti hanno vinto. C'è una lacrima anche per loro. Non una lacrima di sconfitta. Una lacrima di rabbia versata sulle loro tombe. Sui loro feretri. Questo nella speranza che chi ci ha salutato seguendo l'ideale [è ancora insieme a noi. Con lo spirito e con la sua voglia di combattere. Spero di sapere trasformare le tue lacrime e i tuoi sforzi [in qualcosa che sia più di un semplice [momento di furore generico. Spero che la battaglia volga al termine con un risultato unico. Vittoria per chi crede in qualcosa e non si pavoneggia delle [proprie azioni. Poeti di niente. Aspiranti sceneggiatori di storie già scritte e vissute. Quotidiano che si ripete negli occhi di chi col quotidiano non [ce la fa più a vivere. Con chi vuole svecchiare il normale. Normale inteso non come vita semplice. Inteso come voglia di sfarzo. Il lavorare una vita per non avere alla fine neanche i soldi per [comprarsi le mutande. All'inseguimento di beni che ci rendono schiavi fin dal primo [momento che escono sul mercato. C'è chi da il culo per l'auto. Chi lo da per lo stereo. Ma quanti di loro alla fine vivono. Pochi. Esemplari quasi unici che portano alti ideali di una purezza [ormai in disuso. Purezza sporca che fa della sporcizia il suo punto forte. Forma a piramide discendente di ciò che scrivo. Sempre più stretto che non si comprime più. Stretto come il tuo cervello. Stretto e basta.
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