Come è grande la città . Ma più grande è chi la abita. Abita lo spazio concessogli dalla vita. La vita. Invade con truppe immaginarie un suolo occupato da piccoli esseri che sopravvivono. Li schiaccia con carri armati animati dallo spirito di [conservazione. Noi alimentiamo un corpo grazie all'odio per chi ci sta affianco. Solo così difendiamo il territorio aureo del nostro essere. Solo così impediamo l'invadere di individui meschini. Un invasione in stile golpe dove il governo della tua anima finisce in mano a dei malfattori. Insudiciano tutto. Ricominciano daccapo. E tu una volta che questi sloggiano sei li, pronto o no a ricostruire le pareti danneggiate del tuo cuore. Mille sono le falle aperte da dove sgorga sangue come fosse greggio di una petroliera mezza morta. Le lamiere del tuo animo hanno ceduto. Adesso t'accingi a ripararle. E la città è li piena di felice, ignorante, completa alienazione. E ti invade in ogni tuo centimetro vitale. Pronta a soffocare ogni tuo gesto di rivolta.
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