Insistono. Loro insistono. Insistono solo quando le cose volgono sempre al meglio per te. Quando ti va male qualcosa sono sempre pronti a rallegrarsi. Rallegrarsi perché tu sei uscito di scena. Ma è un uscita momentanea. L'uscita del guerriero che medita nel periodo di esclusione. Ritorna con nuove strategie e tattiche. Ritorna per dare fastidio a chiunque non lo aveva mai calcolato. A tutti quelli che gli sorridono falsamente. Tutti quelli che parlano di te solo quando le cose ti vanno male. E tutti quelli che invece sono costretti a malincuore a parlare [di te quando le cose vanno meglio. A tutti quelli che insistono su punti obsoleti e ormai risolti. Quelli che persistono nel loro dinamico non far niente. A tutti quelli che dicono e a tutti quelli che taciono. A tutti. Nessuno escluso. Un viaggio nella rabbia anti-qualcosa dell'ultimo movimento [di protesta. A tutti i protestanti che reagiscono alle provocazioni di inutili [curatori di immagine. Cura l'immagine della gente che dovresti difendere e non quella [di un astratto simbolo di potere che [a sua volta ti da potere. Potere economico. Profitti che insistono provocando flessioni sulla trave del mondo. Una trave ormai deformata che non può più tornare nella [posizione originaria. È arrivata oltre il carico massimo da lei sopportabile. È vicina allo spezzarsi. E pochi individui robusti nell'animo sorreggono i cedimenti [di questo corpo ormai deteriorato. Corpo fisico. Tutti insistono. In pochi invece resistono. Resistono a lungo alle provocazioni e alle derisioni. Ma tutti sembriamo come epilettici in preda a delle crisi che [provocano danni continui. Perché dalle cazzate che si sentono in giro solo chi ha tali [problemi può pronunciare ciò. L'inquietudine di un anarchico che si sente legato nello spirito [e nel corpo. Di una specie di pseudo artista. Ed insisto su me stesso. Fino a quando forse mi spezzerò. In due tronconi inanimati. Fermi. Immobili. Sempre in uno stato di stasi proprio di chi non ha vita. E se insistono ed insisto anche io resisterò ai loro sfregi. Alle loro macumbe. Alle loro fatture subdole e arcaiche. Di un'ignoranza tale che non mi riesco a capaciatre di ciò che [la fa scaturire. Eppure esiste. Resisto stando in piedi. E non mi alzo per i miei diritti. Poiché gia sto in piedi di fronte alla torre nera di minas morgul [sfidando a muso aperto un oscuro sire che [regna con onnipotenza su tutta la terra. E resta uno scontro epico la cui conclusione si perde in una notte [infinita che non avrà mai un epilogo. Mai una vera fine che si possa definire tale. Eppure loro insistono. Mentre si resiste armati solo di sapienza. Si resiste al loro strapotere. E così si prosegue.
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