Le mani fredde. Le mani fredde con cui hai difficoltà a fare tutto. Le mani prive di sangue. Asciutte e con pochi capillari attivi. Sogni funesti dove le tue appendici ruotano e s'agitano [nelle nebbie orfeiche. Oniriche prensili dita che afferrano gli incubi notturni [più tangibili. Quelli che prendono forma e diventano al tatto percepibili. L'oscurità della mente che sembra inattiva ma che in quei [momenti è realtà . Realtà a livelli differenziali dove tu puoi veramente essere. Essere è divenire. Non essere per divenire. Agognati desideri che ci costringono a essere un qualcosa che [non si vorrebbe altrimenti. Si fa di tutto per divenire ciò che si vorrebbe essere. Noi siamo e quindi diveniamo qualcosa. Il cervello spento ci permette questo. Le case dove i pazzi sono rinchiusi l'unico rifugio di [chi vuole essere. E in funzione di ciò è. Non sia che le braccia nere del sonno siano solo un sollievo [e un palliativo. Il loro abbraccio e insieme freddezza agghiacciante [e calore furente. È cura per chi non si sente a suo agio quando i sensi tornano. E si aspetta di poter cadere nuovamente nel riposo liberatorio [e rigenerante. Rinvigorisce le membra di chi lotta e le meningi di chi pensa. È invece solo una perdita di tempo per chi deve divenire qualcosa. E per far ciò spende tempo inutile e si danna per essere [ciò che vuole. Se lui vedesse e sapesse ascoltare si accorgerebbe che già è. Ed essendo è già divenuto un qualcosa più grande di [ciò che desidera. Sonno e mattina. Mattine che strappano dai mondi paradisiaci che creiamo in sogno. E ci portano a contatto con realtà che poco ci appartengono. Ma che appartengono ad altri che tengono i piedi piantati [per terra. Sfottono i sognatori e loro mire umanitarie e utopistiche. Pensano alla materialità . E la mia voglia di rifugio in me stesso e sempre maggiore. Ogni singolo istante in più cresce. Cresce come nel mio inconscio ferito l'indignazione per chi non è. Il senso di una sconfitta a livello mentale. È il senso di una vittoria a livello materiale. Materiali di scarto che non vengono riutilizzati. E io non m'attanaglio ne m'acciglio. Sono un visionario che nelle visioni trova il suo conforto. E perso nelle mie giungle mentali non chiedo altro che di perdermi. Perdermi e non ritrovarmi mai più.
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